Ora legale: quando si cambia e perché si sta pensando di abolire il cambio ora
Ora legale 2023: quando si cambia?
È arrivato quel momento dell’anno: nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, precisamente alle 3 del mattino, avverrà il cambio dell’ora e, con nostra gioia, potremo dormire 60 minuti in più. Peccato solo che avremo un’ora di luce in meno di giorno.
Quindi pronti a mandare indietro le lancette, anche se ormai i nostri smartphone fanno tutto in automatico.
Il passaggio all’ora solare durerà fino a 31 marzo 2024.
Perché si parla di abolire il cambio dell’ora?
Ormai da diversi anni si parla di abolire il cambio dell’ora perché i costi sembrano superare i benefici. In primis, il 15% degli italiani subisce negativamente il passaggio da “legale a solare”, riscontrando ripercussioni sia sull’umore sia a livello fisico: l’effetto percepito è quello di un “mini jet-lag”, con ansia e spossatezza annessi.
Un secondo aspetto importante è legato al possibile risparmio energetico. Se si mantenesse l’ora legale anche durante il semestre invernale, si guadagnerebbe un’ora di luce in più al giorno e questo porterebbe a un risparmio energetico – secondo le stime di Conflavoro – di 2,7 miliardi di euro nel 2023.
Benché, secondo un’indagine del Codacons, l’80% degli italiani sia favorevole all’abolizione, per quest’anno manterremo ancora l’ora solare1.
Cosa aveva stabilito l’Europa nel 2018
Già nel 2018 si è parlato concretamente sulla possibilità di eliminare il cambio: il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, durante il discorso sullo stato dell’Unione di settembre, aveva annunciato che gli europei si erano dimostrati ampiamente a favore dell’abolizione della staffetta tra ora legale e solare2.
A sancirlo è stata una consultazione pubblica che ha visto una partecipazione record – 4,6 milioni di votanti – soprattutto da parte della Germania. Grazie a questa risoluzione gli Stati dell’UE ora sono liberi di scegliere in autonomia l’opzione migliore, pur mantenendo un certo coordinamento tra Paesi confinanti per evitare un’eccessiva frammentazione, oltre che danni ai mercati.
Perché e quanto fa risparmiare l’ora legale?
Secondo Il Sole 24 Ore3, i sette mesi in cui vige l’ora legale riducono di circa 550 milioni di chilowattora i consumi di elettricità. Calcolando che in Italia si usano ancora molto i combustibili fossili, stiamo parlando di un risparmio anche ambientale.
Tuttavia, il suo beneficio si sta assottigliando sempre più, a causa del mutamento della tecnologia e del modo in cui le persone usano la corrente. Quest’ultima una volta serviva principalmente a illuminare, oggi ad alimentare gli elettrodomestici (ad esempio i freezer o, in estate, i condizionatori).
Non a caso nel 2007 il cambio faceva risparmiare 645 milioni di chilowattora, un decennio dopo “solo” 567 milioni4.
Perché l’ora legale si chiama così?
Perché appunto si tratta di un’ora “stabilita” dalla legge. Non è un caso che i suoi sostenitori nel passato fossero anche importanti politici.
A proporla alla fine del ‘700 fu Benjamin Franklin – “quel” Benjamin che ha inventato il parafulmine e le lenti bifocali, oltre che essere stato uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America. Per far sì che le fabbriche sfruttassero il più possibile la luce solare, chiese di svegliare tutti un’ora prima, ma senza successo5.
L’imprenditore inglese William Willet riprese l’idea più di un secolo dopo, nel 1907, ma solo nell’anno successivo alla sua morte, il 1916, venne decretata la prima ora legale al mondo6.
Nello stesso periodo l’ora legale arrivò anche in Italia, a causa della Guerra e della necessità di risparmiare carbone, e fu adottata stabilmente solo nel 1966.
7 curiosità sull’ora legale
Mentre il dibattito sull’utilità o meno del passaggio da ora legale a ora solare (e viceversa) continua, scopriamo 7 curiosità che accompagnano questa pratica.
- Le origini antiche: L’idea di spostare l’orologio avanti e indietro nel corso dell’anno per risparmiare energia ha radici inaspettatamente antiche. L’architetto e scrittore romano Marco Vitruvio Pollione scrisse di un sistema simile già nell’80 a.C.
- Il primo utilizzo moderno: La prima implementazione moderna dell’ora legale risale alla Prima Guerra Mondiale, quando diversi paesi, tra cui la Germania e il Regno Unito, pare l’abbiano adottata per gestire meglio le risorse belliche.
- La fine dell’ora legale: Sono molti i Paesi in cui si discute l’abolizione dell’ora legale a causa, principalmente, delle controversie riguardo l’impatto sul benessere e l’effettiva efficacia sul risparmio energetico.
- L’impatto sulla salute: Cambiare l’orologio due volte all’anno può influenzare il ritmo circadiano delle persone, portando a disturbi del sonno e della fame (un po’ come succede con il jet leg).
- Non è valida ovunque: Non tutti i paesi adottano l’ora legale. Alcune nazioni, come l’India e l’Indonesia, hanno scelto di non utilizzarla, altre, come la Russia, l’ha adottata in passato e poi abbandonata, altre ancora seguono sempre l’ora legale e hanno sospeso quella solare.
- Lo scopo principale: L’obiettivo principale dell’ora legale è risparmiare energia, ma gli effetti reali sul consumo energetico non sono sempre così tangibili e possono variare notevolmente a seconda delle circostanze locali.
- L’effetto sull’economia: L’ora legale può influenzare l’economia in modi diversi. Alcuni settori, come il turismo e il commercio, possono beneficiare di giornate più lunghe, mentre altri, come l’agricoltura, hanno più difficoltà ad adattarsi al cambiamento.
Fonti
1https://quifinanza.it/fisco-tasse/caro-bollette-abolire-lora-solare-conviene-davvero/670525/
3 “L’ora legale fa risparmiare sempre meno” IlSole24Ore.com
4“TERNA: IN 7 MESI DI ORA LEGALE MINORI CONSUMI ELETTRICI PER 567 MILIONI DI KILOWATTORA” Terna.it
5 Benjamin Franklin Wikipedia.org
6 William Willett Wikipedia.org