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Cortocircuito in casa: cos’è, come riconoscerlo e come prevenirlo

Scopri cos’è un cortocircuito nell’impianto elettrico di casa, come riconoscerlo, cosa fare, come prevenirlo e quali dispositivi di sicurezza usare.

Un frigo che improvvisamente si spegne, un odore di bruciato che arriva da una presa, un interruttore che fa scattare il salvavita. Sono segnali da non sottovalutare: potresti avere un cortocircuito nell’impianto elettrico di casa.

Un fenomeno tanto comune quanto pericoloso, che può provocare danni agli elettrodomestici, black-out, incendi e addirittura mettere a rischio la sicurezza delle persone.

In questo articolo ti spieghiamo cos’è un cortocircuito, come si verifica, perché è pericoloso e cosa fare in caso di emergenza. Scoprirai anche come prevenirlo e quali sono i segnali da tenere d’occhio.

Cos’è un cortocircuito elettrico

Cosa significa cortocircuito elettrico? Quando si verifica?

Un cortocircuito si verifica quando due conduttori a potenziale diverso entrano in contatto diretto, causando un passaggio anomalo di corrente elettrica.

Questo provoca un flusso improvviso e violento di elettricità, con conseguente produzione di calore e rischio di danni all’impianto o agli apparecchi collegati.

Nel contesto domestico, il cortocircuito è spesso il risultato di un malfunzionamento o di un’installazione difettosa, ma può anche essere innescato da eventi esterni come infiltrazioni d’acqua o usura dei materiali.

Come avviene e quali sono le cause principali

Sono sicuramente diverse e peculiari le ragioni per cui può verificarsi un cortocircuito in caso.

Tra le più comuni, ci sono:

  • Umidità o infiltrazioni d’acqua: L’acqua è conduttrice di elettricità. Se penetra nei cavi o nelle prese elettriche, può creare un ponte tra i conduttori.
  • Fili o dispositivi danneggiati: Cavi consumati, spellati o morsetti allentati possono causare un contatto diretto tra i fili della corrente.
  • Sovraccarichi di corrente: Un uso eccessivo di prese multiple o troppi elettrodomestici accesi contemporaneamente può portare a surriscaldamento e cortocircuito.
  • Errori d’installazione: Collegamenti sbagliati o impianti non a norma aumentano notevolmente il rischio.

Perché il cortocircuito è pericoloso

Il cortocircuito è uno dei guasti elettrici più insidiosi perché avviene in modo improvviso e con conseguenze potenzialmente gravi, soprattutto se l’impianto non è dotato di adeguati dispositivi di sicurezza.

Purtroppo, è un fenomeno associato ad alcuni pericoli che è bene conoscere:

Incendi elettrici

Il flusso anomalo di corrente genera un surriscaldamento istantaneo dei cavi, che può incendiare materiali infiammabili nelle vicinanze (tende, mobili, carta). In un impianto vecchio o maltenuto, il rischio aumenta in modo esponenziale.

Danni irreparabili agli apparecchi e all’impianto

Un cortocircuito può bruciare schede elettroniche, fusibili o trasformatori interni di elettrodomestici e dispositivi elettronici. In alcuni casi il danno è tale da rendere impossibile la riparazione.

Shock elettrici

Se una persona tocca una parte metallica accidentalmente messa sotto tensione da un guasto, può subire una scossa elettrica potenzialmente letale. Questo accade soprattutto quando l’impianto non è protetto da salvavita o messa a terra.

Black-out e interruzioni improvvise

Il cortocircuito può causare l’interruzione totale della corrente in casa o in ambienti delicati come cucine professionali, uffici o studi medici, con conseguenze operative e di sicurezza importanti.

Cosa fare in caso di cortocircuito

Agire con prontezza e lucidità è essenziale per limitare i danni e garantire la sicurezza delle persone. Se sospetti che sia in corso un cortocircuito, ecco cosa fare:

  1. Scollega subito gli elettrodomestici coinvolti

Se puoi farlo in sicurezza, togli la spina degli apparecchi che potrebbero aver causato il guasto. Questo evita che continuino ad alimentarsi o che inneschino un ulteriore danno.

  1. Non toccare prese o cavi danneggiati

Se senti odore di bruciato, vedi scintille o fumo, non intervenire fisicamente: l’impianto potrebbe essere ancora sotto tensione. Il rischio di scossa è concreto.

  1. Controlla il quadro elettrico

Verifica se è scattato l’interruttore magnetotermico o il salvavita. Se sì, è un chiaro segnale che c’è stata un’anomalia elettrica, probabilmente un cortocircuito.

  1. Contatta un elettricista professionista

Non tentare riparazioni “fai da te”: senza competenze specifiche potresti peggiorare la situazione o metterti in pericolo. Solo un tecnico qualificato può diagnosticare l’origine del problema e ripristinare la sicurezza dell’impianto.

Come prevenire i cortocircuiti in casa

Prevenire un cortocircuito è più semplice ed economico che affrontarne le conseguenze. Bastano alcune buone pratiche, da applicare sia negli impianti nuovi che in quelli più datati:

  • Controlli periodici all’impianto

Se la tua casa ha più di 20 anni e non hai mai aggiornato l’impianto elettrico, è ora di fare un check. I cavi e i dispositivi invecchiano, perdono isolamento e diventano pericolosi.

  • Utilizza solo materiali certificati e di qualità

Cavi, prese, interruttori e adattatori devono essere marchiati CE e possibilmente dotati di ulteriori certificazioni. I materiali economici o contraffatti sono un rischio serio per la sicurezza.

  • Evita il sovraccarico delle prese multiple

Le ciabatte vanno usate con criterio: non collegare troppi apparecchi ad alto assorbimento (es. stufe, forni, asciugacapelli) sulla stessa presa. Rischi un surriscaldamento o un cortocircuito.

  • Affidati a professionisti per installazioni e modifiche

L’impianto elettrico non è un ambito da bricolage. Anche una semplice presa mal collegata può causare un guasto grave. Scegli sempre elettricisti abilitati.

  • Fai manutenzione regolare

Ogni tanto verifica lo stato di spine, cavi, prolunghe e prese. Se noti segni di bruciatura, allentamenti o calore anomalo, sostituiscili subito.

Conseguenze di un cortocircuito domestico

Un cortocircuito non è mai un semplice imprevisto: anche se all’inizio si manifesta con un salvavita che scatta o una presa che smette di funzionare, può causare danni molto seri se non viene gestito subito.

Sul piano economico, può danneggiare irreparabilmente elettrodomestici, bruciare cavi e componenti, o rendere necessario un intervento sull’impianto elettrico. Ma il rischio maggiore riguarda la sicurezza delle persone: il calore generato può innescare incendi domestici, mentre eventuali dispersioni possono causare scosse elettriche, soprattutto in assenza di protezioni adeguate.

Anche un semplice blackout può creare disagi significativi, bloccando frigoriferi, allarmi o dispositivi essenziali. In alcuni casi, il problema può estendersi anche ad altre abitazioni collegate alla stessa linea.

I segnali di un possibile cortocircuito imminente

I cortocircuiti raramente si presentano senza preavviso. Prima di un guasto improvviso e pericoloso, ci sono spesso segnali chiari che indicano un’anomalia nell’impianto elettrico. Riconoscerli in tempo può aiutarti a evitare danni a cose e persone.

Ecco i campanelli d’allarme a cui prestare la massima attenzione:

  1. Odore di bruciato o plastica fusa
    Se percepisci un odore simile a quello della plastica che si scioglie, potrebbe significare che un filo o un componente elettrico sta surriscaldandosi. Questo è uno dei segnali più evidenti e mai da ignorare, perché potrebbe indicare un punto dell’impianto vicino alla fusione o alla rottura.
  2. Scintille dalle prese o dagli interruttori
    Le scintille sono il segno di un contatto instabile o pericoloso tra i conduttori. Possono derivare da morsetti allentati, fili scoperti o dispositivi danneggiati. In molti casi, queste scintille sono il passo immediatamente precedente a un cortocircuito.
  3. Luci che tremolano o si abbassano improvvisamente
    Fluttuazioni nella luminosità possono indicare un assorbimento anomalo di corrente, problemi di contatto o sovraccarichi. Se accade spesso, è bene far controllare l’impianto, perché potrebbe esserci un componente vicino alla rottura.
  4. Interruttori che scattano frequentemente
    Se l’interruttore magnetotermico o il salvavita si disattiva più volte in poco tempo, c’è qualcosa che non va. È un comportamento di protezione automatico, ma ripetuto frequentemente indica un problema serio da identificare e risolvere con l’aiuto di un elettricista.
  5. Prese elettriche calde al tatto
    Una presa dovrebbe rimanere fredda o appena tiepida, anche dopo un uso prolungato. Se al tatto risulta calda o addirittura bollente, è probabile che vi sia un sovraccarico o un inizio di cortocircuito. Questo vale anche per spine e adattatori multipli.

Dispositivi di protezione e sicurezza da installare

Per proteggere la tua casa da un cortocircuito e, più in generale, dai rischi elettrici, non basta avere un impianto moderno: servono dispositivi di protezione specifici, progettati per intervenire automaticamente in caso di guasti, anomalie o situazioni pericolose.

Ecco i principali dispositivi da installare (o verificare che siano presenti e funzionanti) per garantire la sicurezza in casa:

  • Interruttore magnetotermico

È il primo “guardiano” dell’impianto. Questo interruttore scatta automaticamente in presenza di un cortocircuito o di un sovraccarico, interrompendo il flusso di corrente prima che i cavi si surriscaldino o che si verifichino danni più gravi.

  • Salvavita (interruttore differenziale)

Tecnicamente chiamato “interruttore differenziale”, è noto a tutti come salvavita. Serve a proteggere le persone: scatta se rileva una dispersione di corrente, cioè quando una parte della corrente “esce” dall’impianto e prende una via anomala — ad esempio attraverso il corpo umano o un componente danneggiato.

  • Scaricatori di sovratensione

Utili soprattutto in zone soggette a temporali o instabilità della rete elettrica, gli scaricatori di sovratensione proteggono gli apparecchi collegati all’impianto (TV, computer, elettrodomestici) da picchi improvvisi di tensione, che potrebbero danneggiarli irreparabilmente.

  • Impianto di messa a terra

È uno degli elementi più importanti ma spesso trascurati. La messa a terra crea un percorso sicuro per la corrente dispersa, evitando che si accumuli in parti metalliche esposte (come le carcasse degli elettrodomestici).

Cortocircuito vs sovraccarico: differenze da conoscere

Due parole spesso vengono confuse e usate come sinonimo, ma che in realtà presentano alcune differenza che è bene conoscere:

Cortocircuito
Sovraccarico
Causa
Contatto diretto tra due conduttori
Troppi dispositivi collegati
Effetto Immediato
Scatto rapido dell’interruttore
Surriscaldamento progressivo
Rischio principale
Incendio, fusione dei cavi
Fusione isolamenti, danni agli apparecchi

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