Ritiro dedicato: la guida completa per produttori di energia fotovoltaica
Hai installato un impianto fotovoltaico e ora ti chiedi: “Come posso valorizzare l’energia che produco?”
La risposta potrebbe essere più semplice di quanto pensi: si chiama ritiro dedicato ed è una delle modalità più accessibili e vantaggiose per vendere l’energia elettrica immessa in rete, senza complicarsi la vita con la Borsa Elettrica o contratti bilaterali complessi.
Vendere l’energia elettrica prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, infatti, può diventare una fonte di ricavo interessante.
Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) offre ai produttori questa modalità semplice e diretta per la commercializzazione dell’energia prodotta in eccesso.
Che tu sia un produttore privato, un imprenditore agricolo o un gestore di impianti di medie dimensioni, questa guida è pensata per aiutarti a capire se il ritiro dedicato può trasformare la tua energia in un’entrata stabile, automatica e senza pensieri.
Cos’è e come funziona il ritiro dedicato
Il ritiro dedicato (RID) è una modalità semplificata attiva dal 1° gennaio 2008 che consente ai produttori di energia elettrica di cedere direttamente al GSE l’energia immessa in rete.
Il GSE provvede poi a venderla sul mercato, riconoscendo al produttore un corrispettivo economico per ogni kWh immesso.
Il meccanismo si basa su:
- Semplicità della procedura
- Prezzi di mercato (PO – Prezzo Zonale Orario o PMG – Prezzi Minimi Garantiti)
- Compatibilità con altri incentivi, a patto che non siano già previste tariffe onnicomprensive
Il ritiro dedicato è una soluzione alternativa ad altre opzioni, come la vendita di energia elettrica sul mercato libero e lo scambio sul posto.
Chi può accedere al ritiro dedicato
Possono accedere al ritiro dedicato:
- Impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza nominale < 10 MVA
- Impianti eolici, solari, geotermici, idroelettrici ad acqua fluente (senza limiti di potenza)
- Impianti non rinnovabili < 10 MVA
- Impianti rinnovabili > 10 MVA solo se in possesso di determinati requisiti di autoproduzione
Non possono accedere:
- Impianti con tariffa onnicomprensiva (es. quarto e quinto conto energia)
- Impianti già incentivati da altri decreti (D.M. 18/12/2008, 06/07/2012, 23/06/2016)
- Impianti già in scambio sulpPosto (in quanto incompatibile con il RID).
Come si può attivare il ritiro dedicato
L’attivazione può avvenire tramite Modello Unico o modalità standard:
Modello Unico
È riservato a impianti fotovoltaici con queste caratteristiche:
- fino a 200 kW
- installati su tetti o strutture fuori terra
- connessi a clienti in bassa/media tensione
- per i quali si richiede contestualmente il RID
L’interfaccia è il gestore di rete. Una volta ricevuti i dati, il GSE attiva automaticamente la convenzione e ne notifica l’accesso all’Area Clienti.
Modalità standard
Entro 60 giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto, il produttore deve inviare l’istanza tramite l’Area Clienti GSE – Servizio RID, inserendo i dati tecnici e amministrativi richiesti.
Durata e recesso
Il contratto RID ha durata annuale e si rinnova automaticamente. Il produttore può recedere in ogni momento, con un preavviso di almeno 60 giorni.
Come avviene il pagamento per il ritiro dedicato
Il GSE riconosce ai produttori un corrispettivo economico mensile per immessione in rete dell’energia.
Dal 1° gennaio 2015, i produttori devono versare una tariffa annuale di gestione al GSE, commisurata alla potenza dell’impianto e differenziata per fonte energetica.
Sono esentati dal pagamento gli impianti con potenza fino a 3 kW.
Quali sono le tempistiche di pagamento
Il GSE pubblica il corrispettivo mensile entro il 25 del mese successivo a quello di riferimento (es: corrispettivo di aprile pubblicato entro il 25 maggio), insieme alla proposta di fattura che il produttore deve completare.
La fatturazione e i pagamenti sono poi gestiti tramite il portale RID nell’Area Clienti GSE.
Quanto viene pagato il RID fotovoltaico
FONTE | SCAGLIONI POTENZA (KW) | MASSIMALE | ||
---|---|---|---|---|
1<P≤20 | 20<P≤200 | P>200 | ||
€/kW | €/kW | €/kW | €/anno | |
SOLARE | 0,7 | 0,65 | 0,6 | 10.000 |
EOLICA | 0,9 | 0,8 | 0,7 | 10.000 |
IDRAULICA | 1,1 | 0,9 | 0,8 | 10.000 |
ALTRO | 1,2 | 1,0 | 0,9 | 10.000 |
Il valore dipende da:
- Tipologia di impianto
- Potenza installata
- Presenza di incentivi
Prezzo Zonale Orario (PO)
Si applica in caso di impianti:
- incentivati o meno, con potenza > 1 MW
- incentivati, con potenza fino a 1 MW (non soggetti a PMG)
- non fotovoltaici, con determinate caratteristiche
Il PO è il prezzo di mercato per ogni ora e zona geografica.
Prezzi Minimi Garantiti (PMG)
Si applicano se l’impianto è:
- a fonte rinnovabile non incentivato < 1 MW
- fotovoltaico incentivato < 100 kW
- idroelettrico incentivato < 500 kW
Il PMG garantisce un prezzo minimo per scaglioni di energia, stabilito annualmente dall’ARERA.
In caso di superamento del PMG da parte del PO, viene riconosciuto un conguaglio annuale a favore del produttore.
Qual è la differenza rispetto allo scambio sul posto
Lo scambio sul posto (SSP) è un meccanismo di compensazione tra energia prelevata e immessa in rete.
Caratteristica | Ritiro Dedicato | Scambio sul Posto |
Finalità | Vendita dell’energia | Compensazione tra consumi |
Modalità economica | Corrispettivo per kWh immesso | Rimborso parziale su prelievi |
Compatibilità | No con SSP | No con RID |
Impianti consigliati | Produzione alta e costante | Consumo coincidente alla prod. |
In sintesi, il ritiro dedicato conviene a chi produce più energia di quella che consuma, mentre lo scambio sul posto è ideale per chi autoconsuma gran parte dell’energia prodotta.
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