stufa a pellet consumi e convenienza

Stufa a pellet: quanto consuma tra energia e pellet

La stufa a pellet, rispetto alle altre tipologie di riscaldamento, si distingue perché necessita di due fonti energetiche per funzionare. Infatti, richiede:

  • il pellet, in quanto combustibile indispensabile per produrre calore;
  • l’energia elettrica richiesta per l’accensione.

Di conseguenza, per avere un’idea dei consumi, bisogna tenere in considerazione entrambi gli aspetti.

Per quanto riguarda il pellet, controllando l’etichetta presente sulla confezione sarà possibile apprendere la potenza termica sprigionata per ogni chilo bruciato. In linea di massima, si stima che 15 kg di combustibile di qualità media siano sufficienti per garantire 12 ore continuate di riscaldamento.

Il ricorso all’elettricità, invece, incide in maniera più marginale, anche se è bene tenere presente che il numero di accensioni è quello che pesa maggiormente sulle utenze. Si stima che una stufa comporti un dispendio di circa 80 kWh nel corso di un anno ma, avvalendosi di una tariffa bioraria e dei programmi automatici di avvio e spegnimento, si potrà risparmiare ulteriormente.

I fattori che incidono sul consumo di una stufa a pellet

Oltre a questi fattori, ci sono una serie di elementi che incidono sul consumo della stufa a pellet:

  • Coibentazione: maggiore è l’isolamento termico dell’abitazione, minore sarà il rischio di dispersione termica.
  • Metratura della casa e potenza termica: per garantire un calore uniforme in tutte le stanze bisogna tenere in considerazione la grandezza della casa e scegliere, di conseguenza, una stufa con una potenza termica proporzionata alla superficie da riscaldare.
  • Tipologia del pellet: usarne uno di buona qualità migliora e allunga i tempi di combustione; inoltre, si producono meno ceneri residue e si preserva il funzionamento del generatore.
  • Zona climatica: vivere in un luogo soleggiato e mite comporta un maggior risparmio energetico rispetto a una regione fredda, che richiede un uso prolungato del riscaldamento.

La stufa a pellet conviene davvero?

La risposta alla domanda è un caloroso “sì”. Questa soluzione si conferma come una delle più economiche sul mercato perché richiede un esiguo dispendio energetico ed è in grado di fornire un tepore uniforme e prolungato agli ambienti.

In più, si rivela una scelta particolarmente adatta per chi abita in villette  indipendenti poiché offre la possibilità di programmare i tempi di funzionamento e tenere così sotto controllo i consumi.

Non solo: questo sistema riscalda grazie al pellet che è ricavato dalla lavorazione dei trucioli del legno e perciò evita il ricorso a fonti di energia non rinnovabili. Grazie alla sua natura sostenibile, il Governo ha stanziato un bonus per la stufa a pellet per promuovere il risparmio energetico e un minor impatto sull’ambiente.