la zucca della festa di Halloween

Quella del 2020 sarà un’edizione casalinga di Halloween, dato che il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri entrato in vigore il 26 ottobre raccomanda fortemente di non spostarsi se non per esigenze lavorative, di studio, di salute o di necessità1.

Tuttavia, questa notte continua a esercitare un certo fascino nel nostro immaginario, probabilmente anche per via delle sue oscure origini. Proviamo a far luce.

Il significato di Halloween e quando si festeggia.

Il nome sta per “All Hallows’ Eve”, “Vigilia di Tutti i Santi”. E se Ognissanti cade il 1° novembre, vien da sé che Halloween si festeggia il giorno prima, ovvero il 31 ottobre.

La storia di Halloween e le sue origini.

  • Le origini celtiche

Secondo lo storico Nicholas Rogers, le sue radici affonderebbero nella festa celtica di Samhain (“summer’s end”, “fine dell’estate”) che allora coincideva con il Capodanno. I Celti, infatti, erano un popolo che viveva principalmente di pastorizia e i loro tempi venivano scanditi dall’allevamento del bestiame. La fine dell’estate era il momento in cui si riportava a valle le greggi e ci si preparava per l’inverno, che cominciava a novembre. Per ringraziare e ingraziarsi gli Dei per le scorte accumulate nella bella stagione, i Celti festeggiavano, consci del fatto che davanti a loro si prospettavano diverse serate in casa. Cosa celebravano? La morte, come la natura sembrava suggerire, anche se in realtà sottoterra qualcosa si muoveva: la vita che sarebbe sbocciata alcuni mesi dopo. Ma lì sotto giacevano anche i morti che, solo per quella notte, potevano tornare sulla Terra. Per loro i vivi lasciavano cibo e latte fuori dagli usci, in maniera che questi non giocassero poi brutti scherzi.

  • Una festa inglese o americana?

Le prime referenze che parlano di costumi indossati la notte del 31 ottobre risalgono al finire del 1700 in Scozia e in Irlanda. Nell’800, a causa di una terribile carestia, molti irlandesi furono costretti a emigrare negli USA, dove portarono con sé le proprie tradizioni, tra cui Halloween.

Saranno poi la letteratura, la televisione e il cinema statunitensi a diffondere in tutto il mondo i simboli della festa così come li conosciamo oggi.

  • Le origini italiane.

L’antropologo, accademico e Senatore della Repubblica Luigi Maria Lombardi Satriani sostiene invece che le origini di Halloween siano molto più vicine a noi di quanto non crediamo2: da secoli a Serra San Bruno, in Calabria, si festeggia in onore dei defunti il “Coccalu di muortu” e per l’occasione i bambini riproducono teschi intagliando le zucche, per poi girare di casa in casa chiedendo un’offerta. L’ipotesi è che siano stati i nostri connazionali migranti ad avere esportato questa tradizione.

Usanze simili a quella di Serra San Bruno sono state riscontrate anche in Abruzzo, Emilia, Friuli, Puglia, Veneto e in Sardegna.

I simboli di Halloween e la loro storia.

  • Dolcetto o scherzetto? La nostra traduzione di trick or treat.

Trick or treat, smell my feet, give me something good to eat.

Quella che hai appena letto è la filastrocca che i bambini statunitensi imparano in vista della sera del 31 ottobre. La formula abbreviata “Trick or treat?”, tradotta in italiano in “dolcetto o scherzetto?”, viene recitata dai piccoli mascherati che, girando di casa in casa, chiedono caramelle e cioccolatini. I malcapitati che negheranno loro il dono rischiano di ricevere lo scherzetto.

  • La zucca di Halloween, la Jack’o Lantern.

La “Jack-o’-lantern” è quell’opera che crei ogni volta che prendi una zucca alla Coop e, anziché mangiartela, decidi di intagliarla per farla somigliare a un volto dal ghigno inquietante.

Per ottenere il risultato desiderato basta svuotare l’ortaggio della polpa e dei semi, praticare le incisioni e quindi riporvi dentro una candela.

Ma perché si chiama proprio “Jack”? Secondo la leggenda più diffusa, il nome deriva da un fabbro scaltro che aveva incontrato al pub niente meno che il Diavolo. Quest’ultimo, vedendolo decisamente brillo, era pronto a prendersi la sua anima, ma Jack gli chiese di trasformarsi in una moneta come ultimo favore prima di consegnarsi. Il demonio acconsentì e l’uomo se lo mise nel borsello, accanto a una croce, per impedirgli di ritrasformarsi: lo avrebbe liberato solo se lo avrebbe lasciato in pace per i prossimi 10 anni. Il diavolo accettò, ma passato il tempo concordato si rifece vivo. Jack allora gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di portare a termine il motivo della sua visita, e lesto incise una croce sul tronco per impedire a Satana di potervi scendere. Fu così che Lucifero dovette scendere, sì, ma a compromessi e risparmiare la dannazione eterna a Jack. Peccato però che, alla morte di quest’ultimo, né il Paradiso né l’Inferno vollero accogliere la sua anima, che vagò tormentata, lamentandosi del freddo e del buio. Il diavolo gli tirò così un tizzone ardente, che Jack mise in una rapa.

Hai letto bene: in origine non erano le zucche che venivano intagliate.

La festa di Halloween oggi nel mondo.

Quest’anno è bene restare a casa, ma guarda come e dove potresti passare i prossimi Halloween.

  • In Irlanda, dove tutto ha avuto origine (forse), oltre ai classici falò e ai costumi, si prepara il barmbrack, un pane dolce contenente uva sultanina e passa. Spesso nell’impasto si butta anche un anello che porterà fortuna a chi lo troverà.
  • In Romania la festa dedicata ai defunti cade il 30 novembre, tuttavia la patria di Dracula ha deciso di venire incontro ai turisti e anticipare celebrazioni e parate a ottobre. D’altronde, i castelli della Transilvania sono la cornice perfetta per una serata da paura.
  • A Salem, la città delle streghe, Halloween dura un intero mese e ogni sera viene animata da concerti, giochi e letture delle carte.

Fonti

 

Se ti è piaciuto questo articolo, potrebbe interessarti anche:

San Valentino: regali sostenibili, storia e altre curiosità

Festa della Donna: storia, significato e simboli dell’8 marzo

Natale Ecosostenibile: le idee per scegliere un albero eco e non solo