Cosa sono e come fare un podcast coinvolgente per il pubblico italiano

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Utili nei giorni di pioggia, in auto, in sala d’attesa, in fila alla posta. Per ottimizzare il tempo e arricchirti ci sono i podcast, contenuti audio disponibili su Internet che possono essere ascoltati direttamente in streaming o scaricati e ascoltati offline.

Se in America sono ormai prodotti multimediali familiari, nel Bel Paese sembrano ancora per pochi eletti. Tuttavia, qualcosa si sta muovendo: secondo la ricerca Nielsen “Mercato audio in Italia”(1), dal 2015 al 2018 gli ascoltatori abituali sono aumentati del 217%.

Per capire meglio il fenomeno, i numeri non bastano. Per saperne di più abbiamo incontrato Rossana De Michele e Gian Andrea Cerone, fondatori della piattaforma di podcast Storielibere.fm, che vanta la collaborazione di firme (e voci) autorevoli, come le scrittrici Michela Murgia e Melissa Panarello, che assicurano contenuti piacevoli e di qualità.

In una società prettamente visiva, perché scommettere sul sonoro?

Perché in realtà si tratta di un ritorno, di una conferma, più che di una scommessa.

La trasmissione orale fa parte del bagaglio neuronale dell’uomo che, per organizzare e trasmettere la conoscenza ai suoi simili, si affidò sin da subito alla tradizione orale, al passaggio di conoscenze e di consuetudini sociali attraverso la forma strutturata del racconto a voce. Possiamo dire che con la parola è nato il racconto orale e, con esso, la necessità e capacità di farsi capire dagli altri, di essere comprensibili e intrattenenti. Il podcast riprende quel filo – mai interrotto per merito della radio – ma lo fa elaborando ulteriormente la struttura del racconto, portandola a un livello più profondo di quello radiofonico: utilizzando suoni, evocando atmosfere, ammaliando l’ascoltatore. Un’evoluzione di cui è complice soprattutto l’evoluzione della tecnologia digitale, che con cellulari e tablet arriva direttamente nelle orecchie e al cuore dei fruitori. Il podcast è quindi un perfetto strumento per raccontare, informare, far sognare, ispirare.

Quali sono gli ingredienti che rendono un podcast energetico?

La storia, prima di tutto, la sua forza evocativa. Tuttavia senza un narratore coinvolto, credibile e militante non c’è storia che possa risultare coinvolgente.

Nel podcast, la forza e la passione del narratore devono infondere energia al racconto, alimentare la tensione, abbassarla e mantenere costante l’energia della storia. Una potenza narrativa che, passo dopo passo, rapisce l’ascoltatore portandolo, dall’inizio del racconto alla sua fine, in un percorso esperienziale unico.

Qual è il migliore format di podcast per gli italiani? Lo storytelling, l’intervista, lo sceneggiato a puntate, l’evento…

Lo storytelling ha certamente un fascino seduttivo. Considerando anche il fatto che non tutti sono capaci di pensare, scrivere e raccontare una storia che sia istruttiva e al tempo stesso intrattenente… Certamente i podcast di storytelling sono quelli emotivamente più coinvolgenti per l’ascoltatore. Tuttavia anche i podcast d’informazione, di approfondimento e analisi politica sono un altro genere molto apprezzato e seguito. Così come le fiction, molto ascoltate negli USA e che si iniziano a produrre anche in Italia.

Avete organizzato dirette dal Salone del Libro e tanti eventi culturali. Il podcast è uno strumento partecipativo?

Assolutamente. Il grado di coinvolgimento e partecipazione del pubblico al racconto dei podcast eseguiti dal vivo è sorprendente. I presenti si sentono partecipi di un processo narrativo, coinvolti in un rito sociale condiviso con altri, intrattenuti e incantati dal narratore. Negli USA il fenomeno dei live podcast è ormai considerato una delle modalità fondamentali di diffusione e fruizione, esistono veri e propri festival dedicati all’esecuzione dal vivo o appositi eventi in cui ci si sfida a colpi di racconto personalizzato. Anche in Italia, come hanno dimostrato le nostre dirette dal Salone del Libro e quelle realizzate in altre occasioni, iniziano ad avere un forte pubblico di appassionati.

Quali sono i migliori podcast che consigliate per caricarsi di energia in vacanza? Quali consigliate?

Tra le nostre serie per un ascolto vacanziero consiglio un titolo musicale come “Romantic Italia” di Giulia Cavaliere, viaggio nella storia della musica italiana attraverso i più bei 33 giri d’amore, e “Morgana” di Michela Murgia.

Morgana è uno dei migliori podcast italiani ed è firmato dalla scrittrice Michela Murgia

Le sue ‘Storie di ragazze che tua madre non avrebbe approvato’ sono diventate un podcast di culto che ha superato quota 500mila tra ascolti e download, domina le classifiche ufficiali a ogni nuovo episodio, e da settembre sarà disponibile anche in forma di libro edito da Mondadori.

Consiglio anche “F***ing Genius” di Massimo Temporelli sui grandi uomini che hanno cambiato la nostra evoluzione e la traiettoria della nostra cultura e civiltà e “Il Gorilla ce l’ha piccolo” in cui Vincenzo Venuto, parlando del mondo degli animali, ci aiuta a capire un po’ meglio anche chi siamo noi.

I migliori podcast italiani di Storie Libere

Per gli appassionati di storie, da non perdere “Soli – I Bambini di Osho”. Tutti podcast ricchi di spunti ed energia.

Letteratura, economia, sport, musica, cronaca… Nella vostra programmazione toccate tutti gli argomenti. State pensando a qualcosa anche sull’ambiente?

Sì, abbiamo in previsione la realizzazione di un progetto podcast con un partner internazionale di altissimo profilo dedicato alle tematiche della lotta al cambiamento climatico. Un progetto rivolto soprattutto alle giovani generazioni. Inoltre lavoriamo a numerosi podcast che prendono spunto dall’interazione tra uomo e ambiente. La nuova serie della collana Viaggi scritti a voce, “La nostra Africa” di Vincenzo Venuto e Pietro Luraschi, è un esempio di storytelling di viaggio che diventa racconto appassionato in omaggio alle bellezze del nostro pianeta e alla natura.

Una delle 30 serie ascoltabili su storielibere.fm, iTunes, Spotify e su tutte le App di ascolto.

Fonti

  1. United states of podcast, italiani all’ascolto. – Pubblicità Italia