Esempio di mobilità sostenibile La bicicletta come esempio di mobilità green.

Mobilità Sostenibile: cosa significa?

La mobilità sostenibile è una soluzione intelligente al grave problema dell’inquinamento ambientale, dettato in gran parte dal settore dei trasporti. Nasce dall’esigenza di avere un modello ideale che permetta ai cittadini di spostarsi liberamente sul territorio, riducendo gli impatti ambientali, sociali ed economici come l’inquinamento atmosferico, quello acustico, la congestione stradale e i costi di trasporto.

Quali sono i vantaggi della mobilità green in città?

La mobilità alternativa è da considerarsi un punto di ripartenza per il sistema urbano che vuole essere più ecologico e allo stesso tempo più efficiente, offrendo differenti soluzioni e diversi vantaggi non solo all’ambiente ma a tutta la comunità.

I principali effetti che ne conseguono sono:

  • Minori emissioni di gas serra.
  • Minore inquinamento acustico.
  • Migliore vivibilità della città e maggiore qualità della vita.

Quali sono i mezzi di trasporto più sostenibili?

Il trasporto sostenibile ha l’obiettivo di garantire, in maniera ecologica, servizi per gli spostamenti sul territorio senza creare ingorghi nelle strade e ulteriore inquinamento atmosferico.

A tal proposito, sono migliaia le città che si stanno mobilitando in questa direzione.

Una vera e propria rivoluzione a favore di una mobilità alternativa che ha messo a disposizione diversi mezzi di trasporto, come motorini elettrici, monopattini, bus ecologici, bici elettriche o tradizionali.

Soluzioni alternative a basso impatto ambientale: la città da 15 minuti

Un esempio di mobilità sostenibile che risulta essere rivoluzionario è la città da 15 minuti.

Un sistema che permetterebbe ad ogni cittadino di poter raggiungere in un quarto d’ora, a piedi o in bici, tutti i servizi di cui necessità.

Un’idea di Carlo Moreno, direttore scientifico della Sorbona di Parigi, che al quotidiano Libération ha ribadito in una dichiarazione che:

È importante iniziare a decostruire le città, ragionando in maniera diversa rispetto agli anni ’90 quando credevamo che avremmo risolto il problema della frammentazione spaziale usando la tecnologia, che ci avrebbe permesso di andare più veloci e più lontano.

Proprio Parigi è l’esempio lampante di quanto detto, infatti, la sindaca Anne Hidalgo non solo ha ridotto il limite di velocità in città, ma tra le sue proposte c’è quella di voler pedonalizzare gran parte del centro entro il 2022, tenendo atto che già durante il lockdown ha costruito 50 km di strade in pista ciclabile.

Insomma, una visione intelligente capace di rimodellare il sistema urbano in un’ottica ecologica e funzionale.

La smart city sarebbe un progetto in grado di garantire ordine e funzionalità in risposta alle esigenze dei cittadini, aspetti che per molti potrebbero sembrare ancora lontani ma che riguardano le abitudini quotidiane di tutti e delle generazioni a venire.