Consumo di energia di un ventilatore

Quest’anno sembra che l’estate ci abbia colto con un certo anticipo e così ci ritroviamo accaldati e affannati alla ricerca di un po’ di refrigerio, proprio lì, dove c’è il ventilatore. Conviene?

Quanto consuma un ventilatore: modelli e specifiche

Ovviamente il consumo energetico di un ventilatore varia a seconda della classe e della potenza (espressa in Watt). Questi dati dovrebbero essere sull’etichetta apposita presente sulla confezione.

Un altro fattore da tenere in considerazione per definire i consumi è la scelta del modello. A seconda delle tue esigenze, potrai orientarti tra:

  • Ventilatore a soffitto: ideale per creare un flusso d’aria indiretto che, scendendo dall’alto verso il basso, circola più dolcemente. Funziona grazie a un piccolo motore direttamente collegato alla corrente elettrica: per installarlo, quindi, è necessario l’intervento di un tecnico. Inoltre, è la soluzione migliore per gli spazi con ampie metrature.
  • Ventilatore da terra: in questa categoria, ideale per chi preferisce orientare il flusso d’aria in un punto preciso, troviamo ventilatori a colonna e a piantana. I primi, sono privi delle eliche, ma funzionano grazie a una ruota, risultando così più sicuri; inoltre, benché abbiano meno potenza dei secondi, consumano anche meno energia. Questa tipologia è indicata per gli ambienti più piccoli e hanno il vantaggio di essere molto facili da spostare.

Ventilatore: come calcolare il consumo in euro

Il consumo energetico di un ventilatore non deve farti più paura: infatti, se calcoliamo quanto questo elettrodomestico consuma in euro, scoprirai che il suo impatto sulla bolletta è pressoché irrisorio.

Ancora una volta, dobbiamo tenere in considerazione che il costo variaa seconda del tempo e della potenza con cui decidiamo di farlo funzionare.

Ventilatore o condizionatore: quale consuma di più

Il ventilatore, però, non è l’unica soluzione che possiamo adottare come antidoto al caldo: anche il condizionatore si presenta come un’alternativa possibile, ma dobbiamo tenere presente alcune differenze in termini di consumi, vantaggi e prestazioni.

Sicuramente, la differenza più sostanziale tra i due dispositivi è il volume dei consumi. Il ventilatore, infatti, consumerebbe – addirittura – quindici volte1 in meno rispetto a un condizionatore, arrivando a determinare un risparmio del 70% sulla spesa annuale2 della bolletta elettrica.

Il condizionatore, però, è in grado di rinfrescare in maniera costante e uniforme gli ambienti e gode di funzioni aggiuntive che permettono di umidificare e depurare l’aria: tutto ciò, però, implica un costo maggiore di installazione, mantenimento e consumo (dato che può incidere anche di 15-20 € sulla spesa energetica mensile).

Quindi, al netto delle considerazioni, il ventilatore, rispetto a quanto consuma un condizionatore, si conferma non solo come una scelta economica, ma anche ecologica: la possibilità di farne un uso prolungato e il bassissimo consumo energetico lo rendono un alleato prezioso per l’estate e l’ambiente.

 

FONTI

  1. https://www.supermoney.it/energia-luce-gas/news/quanto-incide-sulla-bolletta-un-ventilatore-0093001/
  2. https://www.rinnovabili.it/energia/efficienza-energetica/i-ventilatori-elettrici-sono-piu-efficaci-ed-ecologici-dei-condizionatori/