Di matrimoni bizzarri se ne sono visti, ma probabilmente quelli tra una persona e un oggetto inanimato sono tra i più stravaganti in assoluto.

Ti sarà capitato di leggere qualche caso sui giornali e magari ti sarà scappato anche un sorriso. Facciamo più luce su questo fenomeno.

La donna che ama il suo lampadario.

Amanda ha conquistato i titoli di diverse testate giornalistiche dopo essere stata conquistata dal suo lampadario. Lei, 34enne originaria di Leeds, ha incontrato su eBay Lumiere, nato in Germania 91 anni fa, ed è stato subito colpo di fulmine. Come regalo in vista delle imminenti nozze, si è fatta tatuare sul braccio l’oggetto del suo amore.

Il lucernario non è la prima storia della donna inglese: a 14 anni ha avuto una cotta per una batteria, poi per niente meno che la Statua della Libertà, per la quale si è fatta cambiare il cognome in Liberty.

Amanda, nonostante un carattere solare, ha ammesso al quotidiano Daily Mirror(1) di avere avuto qualche difficoltà in pubblico uscendo con il suo insolito partner: “La gente pensa che sia pazza – non si prende il tempo per conoscermi”.

La donna che ha sposato la Tour Eiffel.

Nell’estate del 2007 sulla Tour Eiffel si è celebrato un matrimonio. La particolarità? Lo sposo era la torre stessa. Sua moglie si chiama Erika, è un’ex soldatessa e, come da tradizione, ora porta il cognome del marito, nonostante le nozze non siano state riconosciute come legalmente valide.

Il più famoso monumento della Francia arriva dopo il suo ex amore per Lance, l’arco grazie al quale è diventata arciere di classe mondiale. Erika è anche la fondatrice di OS Internationale, organizzazione che vuole offrire supporto proprio a quelle persone che, come lei, instaurano relazioni amorose con oggetti inanimati.

Facciamo luce su cosa c’è dietro questi matrimoni bizzarri.

Dietro a questi matrimoni bizzari potrebbe esserci una vera e propria patologia. Si chiama oggettofilia, ovvero l’attrazione per gli oggetti. I casi dichiarati sono molto rari e non esistono ancora studi specifici a riguardo, ma alcuni psichiatri la considererebbero un effetto secondario della Sindrome di Asperger o l’espressione di una difficoltà concreta di relazione con le persone e di fiducia in se stessi e negli altri.

Secondo la sessuologa Amy Masch, invece, non si tratterebbe di una malattia ma di un vero e proprio orientamento sessuale(2), da rispettare e non giudicare.

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