Ripartitori di calore

La tecnologia in ambito domestico sta facendo passi da gigante, con soluzioni diversificate e alla portata di tutti. Quando si tratta di sistemi di riscaldamento residenziali, le opzioni sul mercato stanno diventando sempre più semplici da installare e utilizzare e sono in grado di rendere davvero efficiente il controllo delle temperature interne.

Una di queste soluzioni sono sicuramente i ripartitori di calore dei termosifoni, che giocano un ruolo chiave in termini di efficienza energetica all’interno delle abitazioni e che permettono di impostare un livello di riscaldamento più preciso, personalizzato ed economico.

A cosa servono i ripartitori di calore dei termosifoni?

Il ripartitore di calore del termosifone è un dispositivo che consente di monitorare e contabilizzare il calore erogato da ciascun radiatore.

La loro funzione principale, quindi, è quella di misurare l’energia termica consumata in ogni unità abitativa o in una determinata stanza. Con questi dati alla mano, la tecnologia permette di registrare con estrema precisione i consumi dei termosifoni, il che favorisce una gestione più equa delle spese di riscaldamento, soprattutto in ambito condominiale.

Come funzionano?

Proviamo a spiegare in modo più semplice e chiaro il funzionamento di questo sistema di contabilizzazione del calore.

Dal punto di vista tecnico, i ripartitori di calore sono dotati di 2 sensori che rilevano rispettivamente la temperatura dell’ambiente e quella della stanza, 1 microchip che calcola il consumo in base la differenza di temperatura tra l’aria e il corpo riscaldante del termosifone, e 1 display che permette di visualizzare i consumi e inviare i dati.

Quindi:
1. i sensori rilevano i cambiamenti di temperatura
2. l’algoritmo calcola la differenza termica e, successivamente, la quantità di calore emessa

Questi dati vengono memorizzati e periodicamente trasmessi al sistema centrale per la contabilizzazione e la gestione dei consumi termici complessivi.

Infine, le informazioni vengono utilizzate per calcolare il consumo energetico, fornendo una stima accurata del calore effettivamente emesso in ogni singola stanza.

Come funziona il riscaldamento centralizzato con contacalorie?

Il riscaldamento centralizzato con contacalorie è un sistema avanzato di gestione e distribuzione del calore in ambienti condivisi, come condomini o complessi residenziali.

Questo approccio è particolarmente adatto per monitorare in modo accurato i consumi termici di ogni unità abitativa, per una distribuzione più corretta delle spese di riscaldamento.

Entriamo nel dettaglio del funzionamento:

  • Installazione
    All’interno di ogni unità abitativa, vengono installati i contacalorie, o contabilizzatori di calore, collegati ai radiatori o ai termosifoni per misurare la quantità di calore emessa da ciascun impianto di riscaldamento.
  • Misurazione
    I contacalorie misurano in modo puntuale il calore emesso da ogni radiatore attraverso sensori di temperatura che rilevano la differenza termica tra l’aria circostante e il corpo riscaldante del termosifone.
  • Trasmissione dati
    I dati raccolti dai contacalorie vengono periodicamente trasmessi a un sistema centrale di contabilizzazione del calore. Questa trasmissione può avvenire tramite reti cablate o tecnologie wireless, a seconda del tipo di sistema.
  • Gestione centrale
    I dati provenienti dai contacalorie di tutto il complesso residenziale vengono elaborati e memorizzati. L’elaborazione comprende il calcolo dei consumi energetici di ciascuna unità abitativa in termini di kilowattora.
  • Fatturazione
    La gestione centralizzata dei dati permette di stabilire in modo preciso la quantità di calore consumato da ciascun appartamento. Questo aspetto è fondamentale affinché ciascun inquilino paghi solo per l’energia termica effettivamente utilizzata.
  • Monitoraggio e manutenzione
    Il sistema centralizzato consente anche il monitoraggio costante delle prestazioni e la rilevazione tempestiva di eventuali anomalie o guasti. Ciò facilita interventi di manutenzione preventiva e il funzionamento ottimale del sistema nel tempo.

Come fare la lettura dell’energia consumata?

La lettura dell’energia consumata nei sistemi di riscaldamento con contacalorie è un processo cruciale per una gestione efficace e trasparente dei consumi termici.

Ecco quali sono le modalità più diffuse per elaborare questi dati:

  1. Sistema di trasmissione dati senza fili
    Alcuni sistemi di contabilizzazione del calore impiegano tecnologie wireless per trasmettere automaticamente i dati di consumo. In questo caso, il vantaggio è la rilevazione da remoto dei consumi senza accesso fisico a ciascun contacalorie.
  2. Trasmissione unidirezionale
    In alternativa, alcuni sistemi adottano un approccio di trasmissione unidirezionale dei dati, in cui i contacalorie inviano le informazioni di consumo a un sistema centrale, il quale raccoglie e registra i dati. Questo metodo è un buon compromesso tra automazione e gestione centralizzata.
  3. Rilevazione manuale
    In situazioni in cui l’installazione di sistemi di trasmissione automatica non è praticabile o non sia conveniente, si può effettuare la lettura manuale dei contacalorie con l’intervento di un tecnico per raccogliere e registrare i dati di consumo direttamente dai dispositivi installati su ciascun radiatore.

I contacalorie per i termosifoni sono obbligatori?

In Italia, l’installazione dei contacalorie per i termosifoni è disciplinata dalla legge. La principale norma che regola questa obbligatorietà è la Legge n. 10 del 9 gennaio 1991, nota come “Legge sull’uso razionale dell’energia”, che ha introdotto l’obbligo di installare dispositivi di contabilizzazione del calore in edifici dotati di impianti centralizzati di riscaldamento.

Col tempo, l’attenzione crescente sull’efficienza energetica, ha fatto sì che venissero emanate ulteriori disposizioni, in rinforzo dell’obbligo dei contacalorie. Ad esempio, il Decreto Legislativo “Codice dell’energia” del 19 agosto 2005, n. 192, ha apportato modifiche e integrazioni alle norme esistenti, sottolineando l’importanza di misurare individualmente i consumi termici.

L’obiettivo è promuovere la trasparenza nei consumi energetici, incentivare la razionalizzazione dell’uso dell’energia e assicurare una distribuzione equa delle spese di riscaldamento nei contesti condominiali.

Ma cosa succede se non hai installato i contacalorie? La mancata installazione, in violazione di queste normative, può comportare sanzioni finanziarie proporzionate alla gravità dell’infrazione con multe che variano da €500 fino a €2.500.

Come si installano i ripartitori di calore?

L’installazione dei ripartitori di calore è un processo relativamente semplice, se eseguito da tecnici specializzati: gli apparecchi vengono posizionati sui singoli termosifoni, collegati al sistema di contabilizzazione del calore e configurati per registrare i consumi in modo accurato.

In sintesi, i passaggi principali sono:

  • valutazione preliminare
  • posizionamento dei ripartitori
  • collegamento al sistema centrale
  • configurazione e calibrazione
  • test di funzionamento

Quando è necessario sostituire i ripartitori di calore?

Qual è la vita media di un ripartitore di calore? La durata di questi prodotti ha una durata variabile, in base alla qualità e ad altri fattori, come per esempio la manutenzione e l’usura, ma generalmente si aggira intorno ai 10-15 anni.

La sostituzione è necessaria e consigliata, se non addirittura obbligata, in caso di guasti permanenti o malfunzionamenti. Ecco perché monitorare regolarmente lo stato dei ripartitori è essenziale per assicurarsi che tutto stia funzionando in modo corretto e la misurazione dei consumi termici sia ancora precisa.

Agevolazioni fiscali anche per i contacalorie dei termosifoni

Tra i tanti bonus emessi e prorogati negli ultimi anni, in alcuni casi è possibile usufruire di agevolazioni fiscali anche legate all’installazione dei contacalorie per i termosifoni in caso di sostituzione di radiatori obsoleti con modelli più recenti ed ecologici.

Queste agevolazioni, infatti, hanno il preciso scopo di incentivare l’adozione di tecnologie efficienti dal punto di vista energetico e una transizione verso sistemi di riscaldamento più sostenibili.

La sostituzione dei termosifoni obsoleti con modelli più moderni, efficienti ed ecologici è incentivata attraverso l’Ecobonus: l’agevolazione che consente di usufruire di una detrazione IRPEF del 50% sul totale della spesa, con un limite massimo di 96.000 euro. La detrazione viene suddivisa in dieci rate annuali di uguale importo.

Possono richiedere il bonus i condomini, le imprese, i gruppi pubblici e privati, le associazioni e le cooperative.

Contacalorie e termovalvole la giusta soluzione per il risparmio energetico

L’abbinamento tra contacalorie per termosifoni e   rappresenta una soluzione completa per ottimizzare il riscaldamento in un ambiente domestico. Le termovalvole, infatti, consentono il controllo autonomo della temperatura in ogni stanza, mentre i contacalorie registrano e contabilizzano in modo accurato tutti i consumi di riscaldamento.

Questa combinazione, quindi, offre un sistema integrato evoluto per favorire il risparmio energetico, attraverso una gestione personalizzata delle esigenze termiche individuali.

L’utilizzo dei ripartitori di calore e dei contacalorie per i termosifoni non solo risponde a requisiti normativi ben precisi, ma contribuisce anche a una gestione più efficiente ed equa delle spese di riscaldamento. Queste tecnologie rappresentano un passo avanti verso la creazione di ambienti confortevoli, sostenibili ed economici in tutte le case.

 

Leggi anche:

Teleriscaldamento: le agevolazioni 2023
Valvole termostatiche: la guida completa
Termostato ambiente
Tipi di termosifoni